Il diritto di locazione prevede che i locatari debbano usare riguardo verso gli abitanti della casa e verso i vicini. Nella maggior parte delle case in affitto, il regolamento interno del condominio stabilisce anche quando e per quanto tempo si può ad esempio suonare uno strumento.
In molti luoghi il riposo notturno inizia alle 22 e finisce alle 6. Nella maggior parte dei luoghi le attività rumorose come suonare la batteria o trapanare sono vietate anche durante il riposo pomeridiano (dalle 12.00 alle 13.00) nonché di domenica e nei giorni festivi.
Non esiste una regolamentazione che stabilisca in modo chiaro quando un rumore è da considerarsi molesto e quanto rumore si debba sopportare da parte del vicinato.
Se il rumore dei vicini vi infastidisce provate a parlarne con loro. Se questo non dovesse servire, potete informare per scritto l’amministrazione. Se nel vostro quartiere si susseguono le feste assordanti che durano tutta la notte, potete chiamare la polizia o il numero d’emergenza 117.
A partire da una certa intensità, il rumore può costituire legalmente un difetto della cosa locata, per esempio nel caso di rumori dovuti a lavori di costruzione di lunga durata. In questi casi potete chiedere all’amministrazione di eliminare il difetto entro un termine congruo ed esigere una riduzione dell’affitto. Se il locatore non elimina il difetto entro questo termine, potete rivolgervi all’autorità di conciliazione.
Quando viene abbassato il tasso ipotecario di riferimento. Attualmente è dell’1,75%.
Quanto il vostro contratto di locazione si basa su un tasso ipotecario di riferimento più elevato di quello attuale.
In determinate circostanze potete chiedere una verifica entro 30 giorni dal trasloco nell’appartamento, per esempio se constatate che state pagando almeno il 10 per cento in più del locatario precedente.
Se l’uso della cosa locata è pregiudicato a causa di un difetto come per esempio il forno che non funziona, la temperatura interna troppo bassa, una ristrutturazione in corso nell’edificio o rumori molesti.
Il locatore può aumentare l’affitto in linea di massima se:
i prezzi subiscono un generale aumento
il tasso ipotecario di riferimento è stato aumentato;
i costi di manutenzione e di esercizio sono aumentati (per esempio i costi amministrativi o le imposte immobiliari);
sono stati eseguiti importanti lavori di ristrutturazione o di rinnovamento con conseguenti migliorie.
Deve comunicare e motivare l’aumento mediante un modulo ufficiale.
Può aumentare l’affitto soltanto a partire dalla scadenza di disdetta successiva.
La notifica dell’aumento deve essere recapitata almeno 10 giorni prima dell’inizio del termine di preavviso ordinario.
Quando si trasloca in un appartamento è importante stilare un elenco il più possibile preciso dei difetti. I difetti riscontrati soltanto dopo il trasloco possono essere notificati entro 10 – 30 giorni, a seconda del contratto di locazione. Se non notificate i difetti entro questo termine, il locatore riterrà che si siano verificati durante la locazione.
Se durante la locazione insorgono difetti, annunciateli subito al locatore.
Piccoli danni:
Il locatario deve di solito accettare che il locatore non ripari difetti come graffi o macchie sul muro. Questo a condizione che l’idoneità dell’oggetto non sia compromessa.
Il locatario è invece tenuto a eseguire le piccole riparazioni come per esempio stringere viti allentate o pulire lo scarico del bagno, sempreché il lavoro non richieda particolari conoscenze specialistiche.
Normale usura: i danni causati dall’usura devono di solito essere riparati e pagati dal locatore. Il locatario deve sostenere le spese soltanto se, per esempio, i danni risultano da un evento accidentale. In questo caso inviate la fattura alla vostra assicurazione di responsabilità civile privata. La durata di vita dell’oggetto rotto è importante. Va considerata per esempio se avete danneggiato il vecchio piano cottura che il locatore avrebbe comunque dovuto presto sostituire, dunque la cui durata di vita sta per finire. In questo caso il locatore deve sostenere gran parte dei costi. Se invece il piano cottura danneggiato è ancora quasi nuovo, spetterà a voi o alla vostra assicurazione pagare la quota maggiore per la sostituzione.
Difetti:
Se sorgono difetti non provocati dal locatario è possibile esigere tra l’altro che il locatore li elimini e riduca l’affitto in modo proporzionale. Il diritto alla riduzione dell’affitto sussiste dal momento in cui il locatario ha constatato il difetto fino alla sua eliminazione. Se per esempio si rompe il riscaldamento o il bagno si riempie di muffa, il locatore deve far riparare i danni da un professionista e pagarne la fattura.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente comunicare il difetto al locatore per telefono o per e-mail. Se questi non fa nulla, inviategli una lettera raccomandata con un termine entro il quale dovrà contattarvi o eliminare il difetto. Il termine deve essere congruo, per esempio 14 giorni. Descrivete il difetto nel modo più preciso possibile. Come prova potete utilizzare delle foto.
Se entro il termine stabilito il locatore non elimina i difetti che gli sono stati comunicati, potete per esempio depositare l'affitto presso l’ufficio designato dal Cantone e chiedere una riduzione dell’affitto. Vanno osservate alcune condizioni e tutte le formalità. L’ufficio di conciliazione può assistervi. Una volta depositato, l’affitto è considerato pagato